Per capire l’architettura cistercense occorre considerarla come l’espressione della spiritualità dell’Ordine.
Le abbazie cistercensi sono come libri aperti che aiutano ad elevare la mente a Dio, ad incontrarlo nell’umiltà, nella semplicità, nella preghiera e nella conversione; la loro bellezza non deriva dalla ricchezza della decorazione o dalla preziosità dei materiali, ma dalla loro funzionalità ed essenzialità, dai rapporti geometrici, dal propagarsi della luce e del suono.
L'abbazia di Morimondo, inizialmente costruita in legno, si presenta come un grandioso ed elegante edificio in mattoni d’argilla prodotti dalla fornace che proprio i monaci costruirono per l’edificazione in muratura del monastero
In una zona in cui non c’erano cave di pietra, l’uso dell’argilla s’imponeva sia per la facilità di reperimento e di lavorazione, sia per la consonanza alla scelta di povertà dell’Ordine.
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